I Cavalieri Del Tavolo Cubico
È scappato per mare, nel deserto, nella foresta
Tra un manichino con del fili dentro la testa.
È scappato via, s'è infilato nella palude,
Non è ancora uscito, dalla rete che lo rinchiude.
Non sei ancora fuori, manichino che non ha faccia,
Quattro cavalieri ti son dietro ti dan la caccia
Giù, più giù, più giù
Ti butti giù, la china è ripida
Giù, più giù, più giù
Chissà laggiti, se c'è via libera
Chi ti segue da presso è vestito tutto di rosso
Urla come up pazzo e cavalca su un grande rospo
Chi gli sta di lato è vestito tutto di giallo
Sembra lì in attesa e cavalca su uno sciacallo
Tu te ne vai per la strada più comoda
Dove gli eroi non cavalcano mai
Dove la caccia diventa più stupida
E dove il corpo tuo riparerai
Tu te ne vai manichino di plastica
Ridi, non sai, non capisci perché
I cavalieri del tavolo cubico
Passano il giorno alla caccia di te
Guarda là più avanti, guarda c'è il cavaliere bianco
Questa volta arriva su una nuvola radioattiva
Guarda giù al sentiero, guarda c'è il cavaliere nero
Che ti aspetta fermo sulla groppa d'un grattacielo
Giù, più giù, più giù
Ritorna giù, per la via comoda
Giù, più giù, più giù
Scendi finché è ancora libera